Operazione Scilla parte della battaglia del Mediterraneo della seconda guerra mondiale | |||
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L'incrociatore Scipione Africano; sull'albero si notano le due antenne del radar EC3/ter «Gufo», immediatamente sopra la struttura della Stazione Direzione Tiro. | |||
Data | 17 luglio 1943 | ||
Luogo | Stretto di Messina | ||
Esito | Vittoria italiana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
Perdite | |||
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L'operazione Scilla fu un episodio minore della battaglia del Mediterraneo della seconda guerra mondiale, svoltosi il 17 luglio 1943 nelle acque dello stretto di Messina.
L'incrociatore Scipione Africano della Regia Marina italiana, in viaggio di trasferimento da La Spezia a Taranto, fu attaccato da una flottiglia di motosiluranti della Royal Navy britannica durante il suo passaggio attraverso lo stretto; facendo buon uso degli impianti radar imbarcati, lo Scipione riuscì a respingere l'attacco senza subire alcun danno.
Lo scontro è ricordato come l'unica occasione in cui la Regia Marina fece proficuamente uso in combattimento di un impianto radar navale di progettazione nazionale[1].